La tragedia mineraria di Cortoghiana rivive in uno spettacolo realizzato e portato in scena da La Cernita Teatro domenica 24 agosto, alle ore 21.30, in Piazza IV Novembre a San Giovanni Suergiu. Oltre sessant'anni fa, nella miniera di carbone di Cortoghiana Nuova, nei pressi di Carbonia, perirono a causa di un tragico incidente: Agostino Fronteddu di Dorgali, Giovanni Luvarà di Reggio Calabria e Giuseppe Secchi di Oliena.
"Oliena 1946 - Cortoghiana 1952" narra le vicende della famiglia Secchi e di Giuseppe, che partì da Oliena il 21 agosto del 1946, giorno della festa di San Lussorio, per trasferirsi a Cortoghiana e lavorare presso la Soc. An. Mineraria Carbonifera Sarda. Siamo nel secondo dopoguerra. Giuseppe abbandona il paese natio in cerca di un futuro migliore per se e la sua famiglia; è la storia di un emigrante, uno dei tanti che lasciò la propria casa in cerca di un futuro più dignitoso; ma il destino è beffardo: Giuseppe troverà la morte esattamente sei anni dopo, a causa di un incidente, il 21 agosto 1952.
Dopo “Il lavoro mobilita” che racconta la vicenda dei licenziamenti in massa che hanno portato allo sciopero dei 72 giorni, indetto il 7 ottobre 1948, La Cernita Teatro presenta il suo secondo lavoro teatrale incentrato sulla storia mineraria del Sulcis Iglesiente.
"Oliena 1946 - Cortoghiana 1952" è un progetto di teatro civile e della memoria già andato in scena il 19 luglio ad Oliena, in una serata che ha visto anche la partecipazione e il contributo del tenore Lanaitho, in un connubio tra teatro e canto a tenore a conclusione di una residenza artistica della durata di tre giorni.
In autunno, lo spettacolo sarà replicato a Cagliari in collaborazione con Il Crogiuolo Teatro.